mercoledì 23 novembre 2011

Ancora luci...

Gli "impianti luci" posizionati sui miei modelli (qualora non ne siano già provvisti all'origine) sono sempre autocostruiti con semplici elementi.
Partendo da una configurazione base, con due led bianchi anteriori e due rossi posteriori, è possibile effettuare i collegamenti come nell'immagine sottostante, ponendo i led "a due, a due in serie".

I led bianchi di norma hanno una tensione di funzionamento che và dai 2 ai 3 Volt con assorbimenti nell'ordine dei 40 mAh (milliampére). I rossi necessitano invece di tensioni inferiori, solitamente 1,5 Volt con assorbimenti di circa 20 mAh.
Per tale motivo le resistenze, da interporre tra la tensione in ingresso ed i led, vanno calcolate in base al numero ed alla tipologia dei collegamenti che si scelgono (in serie o in parallelo) ed alla tensione massima presente in pista.

Per il calcolo delle resistenze sono spesso ricorso a siti tipo questi:


(Considerando una tensione massima in pista pari a 12 Volt, la resistenza da collegare nella parte alta del circuito [sul positivo proveniente dal motore] dovrebbe avere il valore di 470 Ohm 1/4 Watt; quella da interporre nella parte bassa del circuito [sul negativo] dovrebbe avere il valore di 270 Ohm 1/2 Watt).

Con il circuito sopra riportato, i led si accendono in modo graduale fino ad ottenere la loro massima intensità al raggiungimento dei 12 Volt nominali della pista: quando il modello è alla sua massima velocità.
Nella percorrenza delle curve o diminuendo la loro velocità, il fascio luminoso si affievolisce.
Ad auto ferma, i led rimangono spenti.

I kit in vendita sono talvolta composti anche da un microcircuito elettronico comprendente una "pila" che si ricarica durante la marcia del modelli. La stessa garantisce una certa autonomia alle luci in curva e nelle brevi soste.
Altri hanno in aggiunta un circuito che, al rilascio del pulsante, aumenta la tensione ai soli led posteriori per simulare l'effetto "luci stop".

Sulla Clio Ninco Elf ho provato a percorrere una strada differente rispetto all'uso delle sole resistenze. Celato sotto il nastro isolante nero c'è un integrato del tipo LM317 o 7805 collegato in modo da ridurre qualsiasi tensione in ingresso in una stabile tensione in uscita.
Avevo "tratto ispirazione" da questo schema:

Dove D1 è un diodo di "protezione polarità per l'integrato"; R1 e R2 le resistenze per i led anteriori e posteriori disposti in serie e C1: un condensatore (che nei miei test, date le basse correnti in gioco, non ho mai inserito!).

Consiglio questa lettura per un approfondimento sui diodi led:

e quest'altra sui "regolatori di tensione"

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