venerdì 25 novembre 2011

Little Town - Diorama: The Castle!

Un altro elemento caratterizzante del plastico irlandese è il castello. 
Nel programmi iniziali doveva aver le sembianze del Dunguaire Castle...
Anche in questo caso però, le esigenze legate agli ingombri ci hanno indotto a rivedere il progetto a favore di un differente risultato.

Dunguaire Castle - Kinvara

Volendo inglobare al suo interno un tratto della pista, si è ampliata la cerchia di mura, raddoppiate le torri e optando per un maggior degrado dell'insieme (tratti crollati).
Per la realizzazione abbiamo adottato la stessa tecnica sperimentata con la chiesetta, partendo da un progetto disegnato con Google SketchUp.

Durante le fasi di costruzione abbiamo effettuato alcune modifiche ed integrazioni fino ad arrivare alla planimetria finale.
 
 


Anche qui, abbiamo eseguito un'accurata opera di invecchiamento delle mura prima di procedere con la tinteggiatura.
   



La tinteggiatura è stata eseguita con gli stessi criteri adottati per la chiesetta, in modo da ricreare un "insieme coerente"...



Interno cortile


All'interno delle mura, scale e camminamenti in "pregiato legno" (listelli in noce) consentono ai turisti la visita dell'antico maniero... ;-)




La catenella è stata realizzata con un finissimo filo di ferro intrecciato.

In attesa di realizzare gli ulteriori previsti dettagli (licheni e rampicanti su mura, particolari nel giardino interno e balconcino su torre di sinistra)... aggiungo alcuni scatti...


Il balconcino "mancante"!


Vista su "Dingle" dalla sommità della torre ...


mercoledì 23 novembre 2011

Ancora luci...

Gli "impianti luci" posizionati sui miei modelli (qualora non ne siano già provvisti all'origine) sono sempre autocostruiti con semplici elementi.
Partendo da una configurazione base, con due led bianchi anteriori e due rossi posteriori, è possibile effettuare i collegamenti come nell'immagine sottostante, ponendo i led "a due, a due in serie".

I led bianchi di norma hanno una tensione di funzionamento che và dai 2 ai 3 Volt con assorbimenti nell'ordine dei 40 mAh (milliampére). I rossi necessitano invece di tensioni inferiori, solitamente 1,5 Volt con assorbimenti di circa 20 mAh.
Per tale motivo le resistenze, da interporre tra la tensione in ingresso ed i led, vanno calcolate in base al numero ed alla tipologia dei collegamenti che si scelgono (in serie o in parallelo) ed alla tensione massima presente in pista.

Per il calcolo delle resistenze sono spesso ricorso a siti tipo questi:


(Considerando una tensione massima in pista pari a 12 Volt, la resistenza da collegare nella parte alta del circuito [sul positivo proveniente dal motore] dovrebbe avere il valore di 470 Ohm 1/4 Watt; quella da interporre nella parte bassa del circuito [sul negativo] dovrebbe avere il valore di 270 Ohm 1/2 Watt).

Con il circuito sopra riportato, i led si accendono in modo graduale fino ad ottenere la loro massima intensità al raggiungimento dei 12 Volt nominali della pista: quando il modello è alla sua massima velocità.
Nella percorrenza delle curve o diminuendo la loro velocità, il fascio luminoso si affievolisce.
Ad auto ferma, i led rimangono spenti.

I kit in vendita sono talvolta composti anche da un microcircuito elettronico comprendente una "pila" che si ricarica durante la marcia del modelli. La stessa garantisce una certa autonomia alle luci in curva e nelle brevi soste.
Altri hanno in aggiunta un circuito che, al rilascio del pulsante, aumenta la tensione ai soli led posteriori per simulare l'effetto "luci stop".

Sulla Clio Ninco Elf ho provato a percorrere una strada differente rispetto all'uso delle sole resistenze. Celato sotto il nastro isolante nero c'è un integrato del tipo LM317 o 7805 collegato in modo da ridurre qualsiasi tensione in ingresso in una stabile tensione in uscita.
Avevo "tratto ispirazione" da questo schema:

Dove D1 è un diodo di "protezione polarità per l'integrato"; R1 e R2 le resistenze per i led anteriori e posteriori disposti in serie e C1: un condensatore (che nei miei test, date le basse correnti in gioco, non ho mai inserito!).

Consiglio questa lettura per un approfondimento sui diodi led:

e quest'altra sui "regolatori di tensione"

sabato 19 novembre 2011

Little Town - Diorama : The Irish Church...

A caratterizzare il diorama della pista irlandese non poteva di certo mancare una chiesetta in stile celtico... Le ambizioni erano elevate: riprodurre la St.Patrick Church di Dublino! :-)

  
Lo spazio... ed ancor più le ridotte capacità mi hanno fatto optare per qualcosa di più semplice! 
Ho tratto quindi ispirazione dalle chiese disseminate nella campagna irlandese, circondate dai loro tipici cimiteri con "prato inglese"... o irlandese!?!?!?



Per la fase di studio e progettazione ho utilizzato il simpatico software di Google che consente di disegnare in 3D: SketchUp! http://sketchup.google.com/intl/it/


I materiali utilizzati: 
- polistirolo espanso spessore 2 cm. (reperito in un magazzino di edilizia) per i muri;
- foglio plastificato per la struttura dei tetti;
- carta vetrata per la realizzazione delle tegole;
- asticelle in legno per la realizzazione dei portoncini.
- vernici acriliche e tempere per la colorazione.
Attrezzatura:
- cutter, forbici, colla vinilica.
 


La struttura è stata incisa per la simulazione dei blocchi di pietra, carteggiata con cartavetro a grana grossa per darne un'aspetto rugoso, e picchiettata per renderne la superficie irregolare. 
Con la colorazione si è cercato di sottolinearne l'aspetto "antico".
Qualche cespuglio ed un cimitero in costruzione ne completano i quadretto... ;-)






mercoledì 16 novembre 2011

Jonh Benny Moriarty's Pub

Rieccomi al lavoro!!! 
Dopo esser stato per lungo tempo "trattenuto da altre passioni"... ho ripreso in mano il lungo progetto del diorama della pista irlandese.
Primo edificio a beneficiarne e ad essere ultimato e quindi "presentabile" è la riproduzione del John Benny Moriarty Pub di Dingle!  http://www.johnbennyspub.com/.



Nelle fasi di studio, progettazione e realizzazione sono stato affiancato dall'indispensabile competenza di Marco P. che ne ha supervisionato l'esecuzione... ;-)
Si è cercato di riprodurre fedelmente l'edificio, con alcuni compromessi dovuti dallo spazio a disposizione...

 

Per la struttura è stato utilizzato del polistirolo espanso, lavorato con il cutter ed incollato a caldo. Il tetto è stato realizzato con un pannello in materiale plastico ed in futuro sarà rivestito con cartavetrata a simulare le tegole canadesi. Per i profili di porte e finestre si è ricorso ad asticelle in legno reperite presso un locale rivenditore di materiale per hobbistica come pure per le vernici a base acrilica.
EccoVi in anteprima, il risultato!
Fotografato in bianco e nero...


 

 E a colori....!

  
 
  
 

 

 





 


N.B. Le imprecisioni sono tutte imputabili alla mia frenesia nel voler ultimare i lavori in modo rapido. Non ho ancora assimilato appieno la "pazienza" del vero modellista... ;-)
La colorazione dei figurini è opera di Marco P.